mercoledì 21 agosto 2013

Come si disinforma sui terremoti

Ieri sera appare sula pagina FB "La nostra ignoranza è la loro forza" il rilancio di un vecchio post che sostiene che in Italia i terremoti sono generati dai militari e da scienziati loro asserviti, arrivando a dichiarare che "il muro di gomma inizia a sgretolarsi. A partire dal 1956 la NATO, ed i governi USA & Italia hanno concesso ai cosiddetti scienziati enormi quantitativi di residuati bellici per fare esperimenti sui terremoti! " A prova delle roboanti affermazioni viene riportata una intervista (senza citarne la fonte) al Prof. Ignazio Guerra dell'Università della Calabria dove non si parla però nè di NATO, nè di USA nè tantomeno di residuati bellici. Si spiega invece l'uso scientifico di esplosioni controllate, che vengono normalmente effettuate per due scopi:
1) calibrare le reti sismiche e poter così meglio localizzare i terremoti
2) inviare onde negli strati più profondi per conoscerne la giacitura, la geometria e la eventuale presenza di faglie.
Ovviamente questi esperimenti non sono in grado di generare terremoti indotti, ma per il sito FB sembrano la prova del Grande Complotto eccettera eccetera.
Poichè so che il collega Guerra non frequenta i social network (e forse non ha tutti i torti), ieri sera gli ho scritto se sapesse di queste travisazioni delle sue interviste.
Stamattina mi ha risposto così:
"... ne ignoravo la pubblicizzazione sul web, che utilizzo solo come fonte mirata di informazioni che mi servono. Si tratta di un'intervista data ad una ragazza di Cosenza per un foglio locale che poi è stata ripresa da questo sedicente "giornalista d'inchiesta" ed inserita in un libro pubblicato da un editore cosentino.
Se questo signore spaccia come prova di complotti internazionali, come se fossero documenti riservati, anche lavori come quello di Mariano Maistrello, che ci ha messo anni a raccogliere, digitizzare  e rendere disponibili un patrimonio di dati non più rigenerabili, cosa gli vai a dire?
Qualunque risposta o precisazione verrebbe spacciata come la solita reazione inviperita della retriva accademia all'azione difficile ed eroica del povero investigatore privato, che nonostante la scarsità di risorse ecc. ecc.
Ne facciamo un altro martire, come Bendandi, Giuliani et al.??
Ti ringrazio comunque della segnalazione, anche se mi ha guastato la giornata."
Ho quindi postato questa risposta sul sito FB di cui sopra, scatenando la reazione dell'anonimo gestore, come si vede da queste figure che sono catture dello schermo.



 Sono intervenuti anche molti altri utenti che hanno criticato l'approccio del sito (tutti firmandosi con nome e cognome) e questa è stata l'ultima linea di difesa:


Complimenti per lo stile, il rispetto della netiquette e soprattutto per il democratico gusto alla discussione. I commenti "non allineati" sono stati rimossi. Se questi sono i predestinati che devono risvegliare il popolo ignorante siamo messi bene.
De resto uno che chiama imbecille chi non crede nelle scie chimiche non aveva tempo per la dialettica, doveva correre in edicola a comperare il numero appena uscito di una prestigiosa rivista scientifica che tratta l'argomento come merita:


... e non è uno scherzo, leggete qui.