martedì 21 gennaio 2014

Sviluppi della sequenza del Matese

Ieri mattina una scossa di magnitudo 4.2, ha interessato il Matese, seguita da numerose repliche.
La mappa sottostante riporta la sequenza di dicembre con sovraimposta la odierna ripresa di attività (pallini rossi). Si può vedere come le due aree di attività si sovrappongono.


Ancora più interessante la sovrapposizione in profondità. Se sovrapponiamo la distribuzione delle prime scosse con il totale sino ad adesso (rispettivamente in blu e rosso), si vede come le ultime scosse siano andate a riempire un buco tra la fascia più superficiale e quella più profonda (tra i 12 ed i 20 km)


Infine, la figura sottostante riporta il confronto tra la relazione di Gutenberg-Richter calcolata per la fase iniziale della sequenza (blu) e quella comprendendo anche gli ultimi eventi (sempre in rosso).
Anche qui gli ultimi eventi rendono più rettilinea la relazione di Gutenberg-Richter.
Questi ultimi eventi confermano quindi le caratteristiche già evidenziate dalla sequenza del Matese: elevato intervallo di profondità e basso coefficiente di G-R (minore di 1) che confermano, come peraltro noto dalla sismicità storica, che si tratta di una zona ad elevato potenziale sismico.