venerdì 8 giugno 2012

Cose noiose sul terremoto, ma che devono esser dette

Parlare degli aspetti seri ed importanti del terremoto in Emilia è come pretendere di avere di nuovo il teatro in prima serata televisiva. Sembra che al pubblico piacciano di più il fracking ed il wrestling, HAARP ed i talent show, forse faranno anche un reality con in previsori di terremoti sbarcati su di un isola deserta (certo, se il biglietto fosse di sola andata...)
Io avevo scritto in una relazione del 2009 per la Provincia di Modena che non era affatto una buona idea fare lo stoccaggio a Rivara perchè era noto che lì sotto c'era una FAGLIA ATTIVA.
Quale parte non è stata chiara di FAGLIA ATTIVA in tuti questi anni? Una faglia attiva può produrre terremoti quando vuole, nel 2009 come nel 2156 o, come è successo nel 2012. Temo che qualcuno (tutti) abbiano capito che una faglia diventa attiva solo se la si va a stuzzicare con gas o altri fluidi in pressione.
E' giusto vigiliare contro lo sfruttamento eccessivo del territorio e la realizzazione di impianti pericolosi. Non è giusto che il fracking, lo stoccaggio, le trivellazioni diventino al pari di HAARP, di Bendandi o dei Maya delle vere armi di distrazione di massa: per i disinformatori il terremoto non può (non deve) essere derubricato a fenomeno naturale che potrebbe non produrre danni se solo si costruisse bene e dove si può. Finché il terremoto rimane un sigillo dell'Apocalisse, o il risultato di un complotto demoplutogiudaico,  non comporta il doversi interrogare sulle cause personali e sociali dei disastri (elusione della normativa antisismica, abusivismo edilizio, piani urbanistici disattesi,  risparmi ingiustificati sulla progettazione, ritardi e sottofinanziamenti degli adeguamenti sismici delle strutture esistenti, mancanza di una politica di informazione responsabile sui comportamenti, ecc.)
La faglia di Mirandola è stata riconosciuta come attiva alla fine degli anni 90. Nel 1998 la zona era già stata proposta come sismica nella carta adottata solo dopo il terremoto di San Giuliano del 2002. Purtroppo dal 2003 per puri interessi economici le nuove norme per le costruzioni (OPCM3274 e poi NTC08) sono "convissute" con le precedenti ed il committente di una costruzione poteva decidere con il progettista di optare per l'uno o l'altro dei sistemi. Ovviamente le nuove norme sono più restrittive e comportano costi maggiori per committenti ed imprese di costruzioni, le cui lobby hanno tenuto duro fino al terremoto dell'Aquila quando finalmente lo scandaloso regime di "covigenza" è stato cancellato.
Sempre grazie all'uso delle armi di distrazione di massa di cui detto sopra, fino a questo momento non mi sembra che si parli di cose concrete tipo:
1) dove effettuati, gli studi di microzonazione sismica in Emilia hanno previsto bene il comportamento del terreno, inclusa la suscettibilità alla liquefazione.
2) La regione Emilia Romagna ha battagliato in sede di Conferenza delle Regioni e P.A. per avere una aliquota maggiore delle risorse per microzonazione, miglioramento edifici privati e adeguamento edifici strategici (ora concessi con l'OPCM4007) proprio sulla base della aumentata conoscenza del rischio sismico della zona
3) La Regione Emilia Romagna è stata tra le prime a rendere obbligatoria la microzonazione sismica per i piani urbanistici, anche prima dell'approvazione degli ICMS09
4) Invece il modello federalista delle regioni-fai-da-te non ha funzionato al meglio nell'organizzazione dei soccorsi, nella allocazione delle risorse del volontariato e nella pianificazione delle ispezioni tecniche per l'agibilità. Nei casi dell'Aquila, San Giuliano e Umbria-Marche la gestione centralizzata mi sembra abbia funzionato meglio. Questa emergenza è stata gestita secondo il nuovo regolamento di Protezione Civile, modificato con un decreto attualmente in fase di conversione. Temo che per limitare l'onnipotenza della Protezione Civile degli ultimi anni si sia gettato con l'acqua sporca dei Grandi Eventi anche il bambino, ovvero un sistema di intervento in emergenza tra i migliori nel mondo.

15 commenti:

  1. Gentile prof. Mucciarelli, ho trovato il suo blog dopo averla ascoltata alla trasmissione Caterpillar, dove ho apprezzato la chiarezza e concretezza dei suoi commenti, cosa confermata in questo sito.
    Perchè la gente si appassiona così tanto a fracking & co? Perchè prima di oggi non lo sapeva, nessuno glielo aveva detto. Non si fida di chi la guida (spesso a ragione) e viene a scoprire all’improvviso che, volendo, l'attività umana può in qualche modo influenzare quella sismica. Per chi ha paura di essere buggerato e turlupinato da un momento all'altro, questa è una bomba.
    Inoltre, non si può negare che gli interessi economici spesso abbiamo la priorità rispetto al resto (si veda la da lei citata "covigenza" dei sistemi di costruzione nelle zone a rischio fino al disastro di L'Aquila). Perciò "il movente" viene a sembrare pure solido.
    Poi i media sciacallano facendo il resto, spesso sfruttando le paure del pubblico per vendere di più. Appena annusato l'odore dello scandalo o del complotto, vi si buttano. Spesso, dicono correttamente: "Sono tutte balle", ma intanto hanno dedicato due pagine al fracking e portato avanti la storia, sapendo che copirà il lettore che la spargerà in rete.
    Ora mi maledirá perché ne parlo ancora, ma anche io, scettico, ricercatore (in un altro ambito scientific), razionalista da tutta la vita, rimango a volte sconcertato dalla perdita di riferimenti. A questo punto vorrei veramente sapere che cosa diavolo possa comportare la tecnica del fracking. Perchè non l’ho ancora capito. Sono certo che non c'entri nulla con il recente terremoto, e che se ne è parlato pure troppo, ma di base odio essere preso in giro. E alla terza versione della storia inizio ad avere il sospetto che accada.
    Solo prestando attenzione agli esperti del settore (in genere sismologi) chiamati in causa, secondo alcuni può causare solo microfratture e terremoti di lievi entità. Secondo altri può contribuire ad attivare faglie/innescare terremoti, la cui entità non è di per sè stimabile. Altri dicono che non ne si sa molto ad oggi. Altri ancora dicono che non viene fatto in Italia/bandito in Europa/utilizzato solo negli USA/impossibile che sia utilizzato di nascosto. Su queste ultime cosa devo dire che sono tutti più o meno d’accordo.
    Poi oggi, nel mezzo di un articolo credo comunque corretto sul corriere della sera online, a firma di Elena Comelli, trovo la perla, il sassolino messo lì che stuzzica. L'articolo promette di fare chiarezza (e la fa) ma una nota di redazione dice che “in Italia sarebbe stata utilizzata dalla società Independent Resources nel corso di test di produttività nel bacino di Ribolla sul fiume Bruna, in Toscana, come riportato dal sito internet della stessa società” e aggiunge il sito: http://www.ir-plc.com/business/business.html#gp .
    Ora capisce che i riferimenti si perdono. E’ una cosa piccola e di poco conto, non cambia nulla per quanto riguarda il terremoto dell’Emilia nè per gli altri passati e futuri, ma il non esperto si chiede subito: “Come, ma non dicevano che in italia non veniva fatto?” o “Non era impossible che venisse fatto di nascosto? E allora perchè quel “sarebbe”?”.

    Tempo fa ho adottato un cane, è un tesoro. E’ stato a lungo in canile dove immagino ne abbia passate di tutti i colori, e da oramai due anni vive con me. E’ trattato come un principe, ed è molto felice. Ma ancora a volte, quando mi avvicino per fargli le coccole, si gira sospettoso e si tiene a distanza.. non si fida..
    Cari Saluti

    Davide

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    1. Dal sito indicato si capisce che sono in attesa della valutazione finale da parte del ministero per entrare in produzione.
      Si parla di test di produttività in un pozzo:
      "A hydraulic fracture job coupled with ceramic proppant, designed to enhance productivity, was followed by a seven weeks production test."
      "Ceramic proppant" vuole dire che il foro è stato espanso fratturando la roccia utilizzando un abrasivo ceramico (http://www.oilandgas.saint-gobain.com/saint-gobain-proppants.aspx).
      Nulla a che vedere con il fracking estensivo con solventi chimici per il quale in questi giorni è aperta anche negli stati uniti la procedura di revisione normativa (http://water.epa.gov/type/groundwater/uic/class2/hydraulicfracturing/hydraulic-fracturing.cfm) perchè anche lì ci si sta rendendo conto dei problemi ambientali e di sismicità indotta.

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    2. Grazie per la risposta... una sorta di "trivellazione assistita" se non ho capito male..
      Qui devo un po' prendermela allora con la redazione...
      Ora è più chiaro,

      Saluti

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    3. Confermo quanto scritto da Marco, e aggiungo che e' una tecnica che si usa anche nei semplici pozzi per acqua in calcari per aumentare la permeabilita' nell'intorno immediato della perforazione e quindi aumentare il drenaggio dell'acqua nel pozzo

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    4. Semplicemente di questo argomenti si inizia a parlare solo ora e un po' di confusione è possibile. In molti pozzi petroliferi si è praticato al termine del foro verticale un aumento della porosità mediante acqua in pressione che produce microfratture nelle quali si installa il "proppant" ceramico che le mantiene aperte migliorando la conducibilità idraulica e quindi la produttività del pozzo. Il fracking che si pratica ora negli USA prevede lunghi fori orizzontali nei quali viene iniettata acqua mista a solventi ed anche ad altri idrocarburi, acidi e traccianti radioattivi. In ogni caso la sismicità maggiore è data dalla reiniezione ad alta profondità delle acque reflue di questo processo. E questo in Italia non si è mai fatto.

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  2. A proposito di prese in giro: vedo che va di moda (vedi corsera di oggi, ma non solo) paragonare i terremoti alle bombe atomiche, con vittoria per i terremoti visto che persino la terza scossa emiliana col suo misero 5.1 ha superato l'energia di Hiroshima. Io però, tra la scossa di 5.1 sotto i piedi, e la bomba di Hiroshima sulla testa, continuo a preferire la prima.

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  3. Sono arrivata in questo Blog per rispondere a diverse domande sul terremoto.... noi abitiamo in queste zone, ma siamo stati più fortunati degli emiliani.
    Mi piacerebbe molto avere un suo commento sugli articoli pubblicati su questo link: http://www.savonanews.it/2012/05/21/mobile/leggi-notizia/argomenti/il-punto-di-mario-molinari/articolo/gas-e-terremoto-puzza-di-bruciato.html - Saranno tutte coincidenze, ma è possibile averne così tante coincidenze in questo terremoto?
    Grazie mille. Federica

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    1. Tutto coincide, se scegli solo i dati che coincidono.

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  4. Gentile professore, come devo interpretare il comunicato della commissione grandi rischi? Com'é possibile che il Governo abbia deciso di renderla pubblica cosí, a freddo, senza fornire strumenti di interpretazione?? Io sono di Ferrara. Che debbo fare? Dormo in macchina?..scusi, ma mi sembra una situazione assurda, paradossale...Grazie. Sauro Bolognesi

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  5. Però le reazioni pubbliche a quel comunicato (quello della commissione grandi rischi) mostrano anche l'altra faccia della medaglia: leggo ad esempio che il sindaco di Finale Emilia avrebbe dichiarato "Sono molto arrabbiato, e sto anche pensando di presentare denuncia per procurato allarme". E poi "Noi qui stiamo tutti cercando di risollevarci e di tranquillizzarci e arriva questa notizia". E pare sia in buona compagnia. In persone di pubblica responsabilità, mi sembrano reazioni poco all'altezza della situazione.

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  6. Commissione grandi rischi! Ma cos'e sta roba? Prima prevedono il catastrofico terremoto -entro due anni- fra calabria e sicilia e ora ci danno dentro su un ipotetico terzo segmento di faglia che potrebbe spezzarsi. Ma basta con queste pagliacciate, certo che questa storia dell'imprevedibilità degli eventi sismici non vuole proprio andare giu a molti. La natura è al di sopra di tutto e tutti, questo è il punto.

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    1. Guardi che non è stata la CGR a predire il terremoto al sud ma il Prof. Panza e l'Ing. Martelli.

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  7. Signori la commissione grandi rischi, probabilmente data la diminuizione dell'attivita' sismica, il precedente del 1570 e le faglie attive presenti nell'area, onde evitare l'effetto L'Aquila ha messo le mani avanti.....
    Te Marco che ne pensi?

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  8. Non sono una matematica, né una fisica, ma da quando è attivo seguo il Twitter feed dell'INGV (quindi da vari mesi). Ho notato che nella zona tra Calabria e Sicilia ci sono DA MESI terremoti quotidiani, seppure di magnitudo tra 1.5 e 2.6 circa (vado a memoria) credo renda la valutazione della Commissione Grandi Rischi sul 'catastrofico terremoto' quanto meno ragionevole.
    Detto questo, c'è una notevole differenza tra sapere che un terremoto di una certa entità sia probabile in un futuro non lontano e smettere di vivere, lavorare e respirare nell'attesa. La psicosi del terremoto è soprattutto radicata nel suo rifiuto, nel considerarlo un evento eccezionale che non appartiene alla normalità della nostra vita. Prima accettiamo che l'Italia nel complesso è collocata su faglie attive (poco o meno) e in una zona complessivamente 'viva' del globo, e prima impareremo a convivere con le conseguenze, come in Giappone.
    In ultimo, sono di Modena. Negli anni Ottanta, alle elementari, in geografia mi hanno insegnato che le faglie terrestri si muovono e che il continente africano preme sull'Italia nel suo movimento verso Nord. Ricordo le simulazioni in milioni di anni, che mostravano lo stivale 'rotto' all'altezza del Po e che premendo contro l'ex Yugoslavia faceva scomparire l'Adriatico e veniva 'assorbito' dall'Europa. Ci facevano fare le esercitazioni antisismiche almeno un paio di volte all'anno. E io guardavo sull'atlante le cartine del rischio sismico cercando una meta non-sismica per la mia età adulta. Nel 2009 ho comprato casa e ricordo con quanta enfasi mi veniva vantate le compliance con la normativa anti-sismica più recente e restrittiva.
    Chi si è stupito di questi terremoti e crede alle teorie dei complotti è semplicemente ignorante.
    Barbara P.

    p.s. splendido e utilissimo blog

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  9. Grazie dottor Mucciarelli della sua lucida capacità di divulgazione. Dovrebbero più spesso ascoltare le sue parole.
    La disinformazione dei media che ama vedere la gente terrorizzata (io ho fatto caso, ma credo molti altri, che da decenni i giornalisti dei tiggì amano partire con visi truci e annunci roboanti di grandissime e gravisisme notizie, OGNI SERA?), ama e gode di introiti pubblicictari fermando masse di cittadini a sentirsi impauriti davanti al telescherno. Un gioco che non funziona con tutti ma con molti si, se poi sei un bravo giornalista è capace di usare anche la facilità della rete web di diffondere bufale, il giornalista ha fatto poker d'assi.
    Ho messo il suo blog nel mio blog roll. Io ho un piccolo blog condiviso con pochi amici dove si cerca di non dire falsità, eppure qualcuno mi ha detto che sono pagata dalla ERG perchè sostengo che il fracking in Italia non si fa (?). Avevo letto un articolo dell'ARPA Umbria dove si spiegavano cosa fosse il fracking e che tale tecnica era utilizzata soprattutto negli USA perchè lì c'era il gas non convenzionale. In Italia questo gas non c'è.

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