In questi giorni
pre-natalizi si discute tra chi le feste di fine anno non le
sopporta, chi ci vede solo una occasione di business che ha
cancellato il significato simbolico e chi non rinuncerebbe per nulla
al mondo a fare e ricevere regali. Si può poi dibattere se un regalo
debba essere solo bello o anche utile, e probabilmente tra i regali
utili qualcuno avrà pensato a un prodotto che viene molto
reclamizzato su vari media: Guardian
SeimAlarm, costo 99 €.
Tecnicamente si tratta di
un oggetto
comunemente disponibile all'estero da anni, ovvero un rilevatore
di onde P, le prime ad arrivare dall'epicentro di un terremoto,
quelle responsabili di ciò che una volta veniva chiamato “moto
sussultorio” e che precedono le onde S, il “moto ondulatorio”,
le più pericolose per gli edifici. Le precedono di quanto? Di un
secondo per ogni 8 km di distanza dall'ipocentro. Per chi si fosse
trovato a L'Aquila il 6 Aprile 2009, il preavviso sarebbe stato di 1
secondo, a Onna di 2, a Castelnuovo di 3 ed a Navelli (la località
con danni strutturali gravi più lontana dall'epicentro) di 4
secondi. Supponete di essere svegliati dalla sirena dell'allarme nel
cuore della notte. Impieghereste circa un secondo a svegliarvi, uno
a realizzare costa sta succedendo ed un altro a scendere dal letto,
se siete giovani e reattivi. Il tempo di preavviso se ne è già
andato. Il preavviso per fare cosa? Se la casa è sicura dal punto di
vista antisismico, non dovete fare nulla se non mettervi a gattoni
sotto un tavolo. Se la casa è destinata a crollare, non riuscireste
a raggiungere un posto sicuro in tempo. Se la casa è destinata a
rimanere in piedi nonostante riporti danni, conviene comunque
rimanere all'interno. All'esterno ci si potrebbe trovare esposti a
crolli non strutturali (tegole, camini, balconi e terrazzi) che come
hanno dimostrato i terremoti di Lorca e Christchurch, avvenuti in
pieno giorno, possono causare dal 50 al 90% delle vittime e la gran
parte dei feriti. Scappare di casa non è la scelta migliore, a meno
che non siate vicinissimi ad una uscita che da su uno spazio aperto
(confesso che durante l'aftershock più forte del terremoto
dell'Aquila, la sera del 10 aprile, ero a 3 metri da una porta a
vetri aperta e molto ampia che dava su un giardino dell'istituto
Reiss Romoli, e sono uscito in contemporanea all'arrivo delle S).
Se la vogliamo mettere da
un punto di vista più tecnico, esaminiamo il grafico qui sotto, che
riporta il tempo di preallarme di sistemi basati sulla differenza
S-P in funzione della distanza, confrontato con l'attenuazione degli
effetti in funzione della distanza
Si vede che per un
terremoto di intensità epicentrale del nono grado macrosismico,
l'area dove si verificano molti crolli ha un raggio di circa 15 km
equivalente ad un tempo di preallarme massimo S-P pari a meno di 2
secondi. L'area dove si verificano sporadici crolli ha un tempo di
preallarme massimo fino a 3.5 secondi. L'area dove si avranno lievi
danni senza crolli concede da 3.5 a 5 secondi. Tempi più lunghi
danno il preavviso dove non serve a nulla, se non a scatenare
potenziale panico. Del resto si parla solo di attendere le onde S, ma
non di sapere quanto sarà forte il terremoto, e quindi c'è la
possibilità di creare allarme eccessivo a persone che percepiranno
il terremoto ma senza che questo possa fare danni.
Volete farvi un regalo
utile per la vostra sicurezza spendendo bene i vostri 99 €, ma
forse anche meno? Seguite i consigli per l'auto protezione domestica
che trovate
su Io non Rischio – Terremoto e metteteli in pratica. In un
negozio di fai da te trovate tutto quello che vi serve per fissare
alle pareti scaffali, librerie e altri mobili alti, fissare gli
oggetti pesanti sui ripiani (come il televisore) con del nastro
biadesivo, installare un fermo per l’apertura degli sportelli dei
mobili dove sono contenuti piatti e bicchieri, comprare uno zainetto
e metterci dentro una cassetta di pronto soccorso, una torcia
elettrica, una radio a pile. Seguite anche gli altri consigli
(gratuiti) su come informarvi e far valere i vostri diritti in
materia di protezione. Oppure compratevi l'oggetto tecnologico di cui sopra (tra l'altro sospettato di pubblicità ingannevole) e alzatevi dal letto al suo allarme, scappate al buio (la luce è andata via per la scossa) correndo a piedi nudi sui vetri dei bicchieri caduti dalla credenza, inciampando nel televisore rotto e terminando la vostra corsa sotto le tegole che stanno scivolando dal tetto.
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