martedì 29 maggio 2012

Quanto dureranno i terremoti in Emilia?

Ormai sono arrivato alla quarta intervista con un giornalista che mi chiede cosa sta succedendo di anormale in Emilia, e quello che trovo molto anormale è la perdita generalizzata di memoria, un Alzheimer sismico che coinvolge tutti. Possibile che nessuno si ricordi che il terremoto di San Giuliano nel 2002 furono 2 terremoti di uguale magnitudo a 36 ore di distanza? Forse i meno giovani si ricorderanno anche del secondo terremoto del Friuli, forte quanto il primo a pochi mesi di differenza. E i nati negli anni 60 si ricorderanno le tre scosse gemelle del Belice. Spetta poi agli specialisti coltivare la memoria di eventi come il 1783, quando in 2 mesi mezza Calabria fu percorsa da scosse del X e XI grado Mercalli.  All'estero non va meglio, in Nuova Zelanda ci sono scosse oltre magnitudo 6 da oltre  16 mesi attorno a Christchurch, ed and in Turchia nel 1999 passarono meno di quattro mesi tra i terremoti di Izmit e di Duzce. Vado a memoria mentre sono in viaggio verso Mirandola, con un catalogo sotto mano vi trovereri altre decine di sequenze come quella in corso.
Una cosa importante per gli amici in Emilia: dopo tutte queste scosse, gli edifici possono avere accumulato danni che richiedono attenzione: un aumento della vulnerabilità dell'edificio potrebbe causare danni gravi anche per magnitudo più piccole. In casio di dubbio NON ENTRATE IN CASA PRIMA CHE I DANNI SIANO STATI VISIONATI DA UN TECNICO ABILITATO ALLE ISPEZIONI DI VULNERABILITA'.

8 commenti:

  1. Restando in Italia e andando ancora più indietro nel tempo, ricordiamo anche i due eventi sismici del 9 e 11 gennaio 1693 in Sicilia sud-orientale, con la seconda scossa molto più violenta della prima.

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  2. Secondo Corriere della Sera, il "nuovo" della liquefazione delle sabie nella pianura Padana, è che grande quantità di sabia fuoriesce per aperture nel stratto di suolo "impermeabile" dovuto al terremoto. Dovuto a viscosità del fango e velocità di chiusura di queste aperture, si formano accumuli di sabia su la superficie e buchi sotto suolo occupati prima da sabia e acqua, e non ritornati dovuto alla chiusura della trincea, alterando definitivamente il paesaggio. Corriere della Sera nel passato era considerato un giornale serio.

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    1. "alterando definitivamente il paesaggio" mi sembra una iperbole assurda. Dopo le piogge del prossimo inverno non ci sarà più alcuna tracca visibile. Dopo 5 non era giù più visibile la traccia di faglia dell'Irpinia

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  3. Sono sempre Chiara, adesso ti faccio un po' di pubblicità sul mio microblog...

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  4. Aggiungo che mi ricordo perfettamente della tua intervista con Paolo Rumiz su Repubblica in cui parlavi del terremoto di Ferrara nel '600 (vado a memoria, magari mi sbaglio sui dettagli)
    Un caro saluto a te e consorte!

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  5. scusate ma si sa quanto potra durranre ancora questo incubo della terra tremante????

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  6. Terremoto in Umbria-Marche, riporto la tabella degli eventi sismici:



    Data Ora Locale Mercalli Magnitudo Epicentro
    5 maggio 1997 14:03 V 3,4 Massa Martana
    12 maggio 1997 15:51 VII 4,5 Massa Martana
    4 settembre 1997 00:07 VI-VII 4,4 Colfiorito
    26 settembre 1997 02:33 VIII-IX 5,8 Cesi
    26 settembre 1997 11:42 IX 6,1 Annifo
    2 ottobre 1997 21:38 V-VI 3,9 Sansepolcro
    2 ottobre 1997 23:39 VI 4,2 Sansepolcro
    3 ottobre 1997 10:55 VII 5,0 Colfiorito
    4 ottobre 1997 18:13 VI 4,5 Sellano-Preci
    7 ottobre 1997 01:24 VII-VIII 5,3 Colfiorito
    12 ottobre 1997 13:08 VI- VII 5,1 Sellano-Preci
    14 ottobre 1997 17:23 VII-VIII 5,5 Sellano-Preci
    9 novembre 1997 20:07 VI-VII 4,4 Sellano-Preci
    26 marzo 1998 17:26 VII 5,4 Gualdo Tadino
    3 aprile 1998 09:26 VI-VII 4,7 Gualdo Tadino
    5 aprile 1998 17:52 VI-VII 4,5 Gualdo Tadino
    5 giugno 1998 23:57 V-VI 4,1 Gualdo Tadino
    26 giugno 1998 02:32 V-VI 4,0 Colfiorito

    Io sono di Gualdo Tadino e so bene quanto tuonò la terra in quel periodo, fu un rombo continuo.
    La mia abitazione fu risparmiata dalle scosse fino al 3 aprile 98 quando invece cedette.
    Sarebbe interessante riportare anche l'ipocentro delle scosse, ossia il punto interno della crosta dove ha luogo la frattura e da cui si genera il sisma. Ciò permetterebbe di calcolare la profondità dello stesso e di capire come, ad esempio, il terremoto del 26 marzo 98 (magnitudo 5.4) con epicentro a Gualdo Tadino, seppur venne avvertito a grande distanza non fece in superficie danni rilevanti, contrariamente invece a quello del 3 aprile 98 che, seppur di intensità minore (magnitudo 4.7) fu devastante in quanto molto superficiale.

    Ciò che consiglio agli emiliani colpiti dal sisma è di imparare a convivere per mesi col rombo della terra e prestare molta attenzione alle persone anziane.
    Per quel che mi riguarda e grazie alla mia esperienza posso dire che i più giovani affrontano in maniera molto "sociale" l'evento e per loro, oltre che un'occasione per darsi da fare e rendersi utili, è momento di grande impegno che li farà sentire uniti e solidali.
    Al contrario per gli anziani rappresenta una morte prematura, la fine e la distruzione di ciò che hanno creato con tanti sacrifici. Per loro è molto dura. Ricorderò per sempre quei solchi scavati su volti afflitti, occhi spenti, le lacrime di rassegnazione. Tanti smisero di lottare e si lasciarono morire, un po' credendo di non essere più capaci di ricostruire, un po' quasi per scostarsi e dar modo a chi aveva energia per lavorare di concentrarsi su cosa in quel momento era più importante: ricostruire.
    Un abbraccio a tutti coloro che sono in difficoltà ora.

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  7. da una persona terrorizzata dagli eventi sismici (abito in Liguria, al confine con le zone della Lunigiana e della Garfagnana)volevo ringraziarla per la chiarezza e la competenza con cui spiega ciò che sta accadendo; la paura ti rende vulnerabile e "permeabile" ad ogni sorta di sciocchezza, e din questi giorni di sciocchezze ne sto sentendo tante............... Grazie ancora!

    B.

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