venerdì 2 novembre 2012

L'accelerazione del Pollino

In questi giorni si sente parlare spesso di accelerazione della sequenza sismica del Pollino.
Che cosa significa e quali indicazioni si possono trarre? Esaminiamo il tasso di attività della sequenza da ottobre 2010 ad oggi espresso come numero di terremoti con magnitudo uguale o maggiore di 1 prodotti in 24 ore.


Le frecce rosse indicano i periodi di maggiore attività, e si può notare che il tempo tra due sequenze tende sempre a diminure. C'è qualche regolarità in questo comportamento? Sembrerebbe di sì, come si vede dal grafico seguente:
 I tempi si dimezzano ad ogni volta, riducendo il tempo tra uno sciame e l'altro. La sequenza, in giorni è data da:

178
83
44
24

A questo punto si potrebbe pensare che la prossima sequenza avvenga più o meno a 12 giorni dal 26 Ottobre. Come ha insegnato la presunta regolarità di Parkfield, i terremoti sembrano però voler seguire una statistica per poi abbandonarla inspiegabilmente, in barba a tutti i tentativi di prevederne una qualche regolarità.


domenica 28 ottobre 2012

Complotto o rumore di fondo?

Nei giorni immediatamente successivi ad un forte terremoto anche i non specialisti si lanciano a consultare siti come il data base ISIDE dell'INGV.
Chi lo guardi in queste ore nota che sembrano esserci solo scosse più forti, tutte superiori a M=2.1, mentre sembrano essere sparite quelle più piccole.
Prima che qualcuno metta in giro la bufala di qualche complotto o si lanci in interpretazioni catastrofiche sulla sismicità, guardate l'immagine qui sotto e confrontatela con quella della stessa stazione sismica due giorni fa.


 

Il rumore di fondo è aumentato moltissimo per il peggioramento delle condizioni meteomarine in queste ore. Il forte vento e le mareggiate causano onde sismiche che confondono il segnale sino a rendere indistiguibili le scosse minori.
Questo dimostra come bisogna avere molta cautela nell'analisi statistica dei dati sismici.