lunedì 28 marzo 2011

D. E' possibile generare (o indurre) terremoti attraverso l'uso di onde radio? Parlo di HAARP, uno dei fondamenti su cui si basano le idee complottiste attuali.

R. La risposta è NO. Una spiegazione che riporta i calcoli sulla densità di energia per unità di superficie si trova qui.

Inoltre, alcune osservazioni aggiuntive:

1) HAARP è operativo da pochi anni. Come si sarebbero generati i terremoti precedenti? Sono stati i Templari con un generatore a pedali? Non si dica che i "cattivi" selezionano le zone dove fare avvenire prima un terremoto che avverrebbe comunque. Un arma che colpisce solo zone di faglia (>5% della superficie terrestre) è piuttosto inutile. I missili Cruise fanno altrettanti danni, arrivano ovunque e sono molto più precisi.

2) HAARP, da tutte le foto disponibili non ha antenne direzionabili, ovvero "spara" in verticale. Come faccia a selezionare un punto sulla superficie terrestre su cui fare rimbalzare il fascio di onde non è chiaro.

3) Non confondiamo la causa con l'effetto. I terremoti producono onde elettromagnetiche, e ci sono decine di studi che correlano anomalie pre-, post- e co-sismiche, basta leggere questo sito.

4) Dare la colpa degli eventi sismici ai "cattivi" di turno è estremamente diseducativo perchè distoglie l'attenzione dal vero problema: durante un terremoto crollano le case costruite nel modo sbagliato sul terreno sbagliato. La popolazione dovrebbe essere educata a pretedere piani regolatori basati su studi di microzonazione sismica, pretendere il rispetto delle norme dai progettisti e dai costruttori e non accettare MAI di piegarsi a logiche di abusivismo e lassismo.

5) Una cospirazione dovrebbe a) essere basata su piani accuratamente nascosti e b) non essere individuabile da terzi.
I paranoici cospirazionisti citano una serie di brevetti(!) dell'arma letale. Come se uno trovasse all'US Patent Office il brevetto per la bomba atomica, con tanto di disegni ed illustrazioni scaricabili da interenet. Gli esperimenti di HAARP sono controllabilissimi da dati pubblici, tipo quelli del satellite DEMETER, e i risultati vengono pubblicati sulle migliori e più diffuse riviste internazionali come questo articolo sul Journal of Geophysical Research