Ricercatori e professionisti utilizzano ampiamente il concetto di non linearità dei terreni, supponendo che quanto più è forte un terremoto tanto meno è efficace la sua amplificazione per la diminuzione con la deformazione della sua resistenza agli sforzi di taglio. Poichè fare misure in laboratorio di questi parametri per ogni sito è piuttosto costoso, si utilizzano ampiamente valori di letteratura.
Il terremoto dell'Aquila ha fatto venire qualche dubbio, visto che non ci sono evidenze forti di non-linearità in molte stazioni (vedi questo articolo).
Un articolo appena uscito sul BSSA illustra i dati registrati in una coppia borehole-superficie per un forte terremoto in Giappone. La figura qui sotto riporta i moduli di degrado invertiti dalle registrazioni confrontati con i classici valori di Seed & Idriss per le sabbie e Vucetic & Dobry per le argille. Su 11 strati considerati, 2 si comportano come previsto, 1 è molto più non lineare dei valori di letteratura e 8 non mostrano nessuna non-linearità.
Seismologists on trial in Italy
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From Nature News blog:
Italian seismologists to be tried for manslaughter - May 25, 2011
*Posted on behalf of Nicola Nosengo*
Six Italian seismologists an...