Ieri sera si è verificata una scossa di magnitudo 3.3 nell'ambito della sequenza che da mesi interessa la zona Nord-Ovest del massiccio del Pollino. Si tratta della seconda scossa più forte negli ultimi due mesi.
L'immagine sotto riporta tutte le scosse con magnitudo maggiore di 1 registrate dall'INGV.
Il tasso di attività della sequenza è ritornato quasi pari a quello di un mese fa, anche se a rendere difficile queste stime concorre il fatto che ci possono essere variazioni apparenti nel numero di scosse registrate solo dagli strumenti e non avvertiti dalla popolazione. Il rumore prodotto dalle perturbazioni metereologiche e dall'aumentato moto del mare può nascondere molte scosse più piccole. Nella figura sotto è riportata la registrazione del sismometro della stazione sismica di Matera.
Si vede molto bene la scossa principale di ieri, ma si nota anche che le righe continue (ognuna corrisponde a mezz'ora di registrazione) aumentano di spessore nelle ultime ore, a causa della perturbazione che adesso interessa la Basilicata. I terremoti più piccoli non sono più visibili perchè "inghiottiti" dall'aumentato rumore.
Il terremoto di ieri è stato avvertito distintamente dalla popolazioni locali, maggiormente sul versante calabrese tirrenico, come risuta dalla mappa delle intensità resa disponibile dall'INGV e riportata a questo link.
Per un riassunto delle attività di Protezione Civile si riporta un estratto della rivista Magazine Protezione Civile
La settimana scorsa si sono concluse le attività di formazione dei volontari di protezione civile di numerose associazioni sia della Basilicata che della Calabria (vedi foto sotto).
I volontari formati sono ora a disposizione delle amministrazioni comunali per svolgere attività di informazione alla popolazione. Per il mese di Gennaio è preparazione una esercitazione di Protezione Civile. Ulteriori dettagli sono disponibili qui.
Seismologists on trial in Italy
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From Nature News blog:
Italian seismologists to be tried for manslaughter - May 25, 2011
*Posted on behalf of Nicola Nosengo*
Six Italian seismologists an...