D... Ritengo giusto tenerla al corrente di determinate voci che corrono su pareri dati da lei e che sono arrivati fino ai giornali della campania e del lazio, allarmando non poco le persone. Magari lei ne sarà già a conoscenza, magari sarà la verità, ma ritengo giusto di chiederle una conferma o almeno informarla... Potrei sembrarle invadente e un pò pazza.
Ma so cosa vuol dire sentirsi vittima dei giornalisti che cambiano totalmente il senso delle parole, e soprattutto l'allarmismo che in maniera sporadica si avverte tra la gente.
R... La ringrazio molto della sua lettera, ma non posso
leggere tutto quello che i giornali pescano dal mio blog.
Quello che
volevo dire l'ho detto qui ed anche al corso per i volontari di
protezione civile del progetto "
Terremoto Io non rischio", campagna di cui sono tra i fondatori.
Per il resto non so cosa dirle. Io penso di fare il mio dovere per la riduzione del rischio sismico.
Oggi
ho passato la giornata con colleghi per stendere un progetto europeo
per una grande esercitazione di protezione civile. Domani sono a Roma
per una audizione della commissione internazionale istituita dopo il
terremoto dell'Emilia. Tornerò a Trieste per
l'open day di sabato presso i laboratori dell'OGS dove tutti i cittadini potranno visitare un
grande ente di ricerca e vedere cosa si fa nel nostro mestiere. La
settimana prossima sarò due giorni in Germania in un
centro di ricerca e addestramento per una
riunione di esperti a supporto della nascente protezione civile
europea.
Non mi sembra di dedicare tutto il mio tempo al cazzeggio su internet per "diventare famoso" (al proposito e quanto ai guai di rendere pubbliche le proprie opinioni sono abbastanza stagionato per ricordarmi di quando andavano di moda Andy Wahrol e Marshall McLuhan:
"In the future, everyone will be world-famous for 15 minutes" e "Publication is a self-invasion of privacy").
Forse ci sono persone che ritengono "allarmistico" scrivere
sulle sigarette che il fumo causa tumori ed infarti, ma la mortalità per
certe malattie diminuisce solo quando se ne parla e le si affronta.
Lo stesso è per il terremoto, che per essere reso inoffensivo richiede cittadini responsabili ed informati.
Se
ci sono persone che preferiscono abbattere un pilastro in casa durante una
ristrutturazione, o aumentare le aperture o addirittura costruire
abusivamente, se preferiscono risparmiare sulla perizia geologica e la
progettazione antisismica quando costruiscono casa, se anziché andare
dal sindaco a chiedere di vedere il piano di protezione civile o la
mappa di microzonazione sismica si rivolgono al primo cittadino solo per
chiedere l'ennesima deroga al piano regolatore, se preferiscono pregare
i loro santi preferiti e/o grattarsi metalli umani, il loro "problema terremoto" non cala, ma cresce e crescerà sempre.
Se invece ci saranno in futuro più cittadini responsabili che capiscono che non
importa
dove colpirà il prossimo terremoto in Italia perché
tutti saremo chiamati
ad occuparcene, che sanno dell'esistenza di un
piano nazionale per la riduzione del rischio sismico che finanzia anche i privati che vogliono risttrutturare edifici a rischio, che hanno appreso come comportarsi prima durante e dopo un terremoto, e che preferiscono 1000 interventi di
adeguamento antisismico ad una grande opera inutile, allora avremo fatto
qualcosa di utile per le generazioni future.
Del terremoto bisogna
pre-occuparsene, ovvero pensarci prima.
Dopo sono solo lacrime di
coccodrillo e sensi di colpa lavati con un SMS da due euro.
Di danni e vittime ne ho viste abbastanza, essendo stato sui posti colpiti da tutti i terremoti italiani con danni gravi degli ultimi 20 anni (Umbria-Marche, Pollino, Molise, Abruzzo, Emilia) ed anche all'estero in Turchia, Grecia, Slovenia, Colombia e Nuova Zelanda. Vorrei evitare di vedere ancora molti danni e vittime nel mio paese. E' allarmismo? Non so, forse anche fumare fa bene.