Continua la notevole confusione sul temine "fracking".
L'ultima in ordine di tempo riguarda il "fracking" che sarebbe stato eseguito nel campo di stoccaggio di Minerbio (BO) nel pozzo 85DIR (tra l'altro censito come pozzo di monitoraggio e non di iniezione/estrazione)
In un rapporto pubblicamente disponibile si parla di "prove di microfratturazione idraulica ‘in situ’ (MDT Stress Test) finalizzate alla caratterizzazione geomeccanica della formazione argillosa di copertura e mirate in particolare alla valutazione della pressione di fratturazione e del relativo gradiente, oltre che dello sforzo orizzontale in situ."
Queste prove non hanno niente a che fare con il fracking per estrazione di gas.
Con i nomi inglesi Hydrofracturing test, Hydrojacket test, Packer test o Lugeon test si indicano una serie di misure condotte in foro per stabilire la resistenza meccanica delle rocce o l'orientazione degli sforzi presenti nel sottosuolo. Si tratta di prove in uso da decenni, molto utilizzate durante la costruzione di tunnel stradali o ferroviari (vedi l'esempio del tunnel sotto la Manica), condotte idrauliche o altre opere di scavo. Sono normate come prova certificata e ci sono esempi in Italia vecchi di 30 anni.
Queste prove servono per evitare problemi di crolli, di deformazioni eccessive delle opere sotterranee, per valutare la tenuta ai fludi delle pareti. In genere si pompa acqua in pressione tra due mebrane impermeabili distanti qualche decina di centimetri che sigillano una porzione del foro di prova. Si controlla la pressione e la prova finisce quando il calo della pressione stessa tra i due sigilli indica che la roccia si è fratturata.
Insomma, prima di armarsi di browser e cercare fracking ovunque bisognerebbe avere una qualche conoscenza della lingua inglese e magari qualche nozione tecnica.
Seismologists on trial in Italy
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From Nature News blog:
Italian seismologists to be tried for manslaughter - May 25, 2011
*Posted on behalf of Nicola Nosengo*
Six Italian seismologists an...