Da ieri sono in Nuova Zelanda per studiare gli effetti del terremoto di Christchurch, Da domenica, grazie ai colleghi della University of Canterbury potrò visitare la zona rossa. Già da oggi ho potuto farmi una idea dei danni, degli episodi di liquefazione e fratturazione del terreno ed effettuare alcune misure di vibrazione ambientale per verificare se le frequenze del terreno sono rimaste le stesse di uno studio pubblicato sul BSSA nel del 1994.
Nelle foto dei danni, interessanti le ultime due che mostrano come il terremoto abbia coinvolto anche edifici in costruzione ed opere provvisionali installate dopo l'evento di settembre.
I residui dei vulcanetti di fango della liquefazione e delle fratture nel terreno sono ancora molto ben visibili dopo un mese e mezzo dal terremoto.
L'ultima immagine riguarda le misure HVSR fatte nei pressi della liquefazione e frattura a poca distanza l'una dall'altra visibili nelle fotografie.
Seismologists on trial in Italy
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From Nature News blog:
Italian seismologists to be tried for manslaughter - May 25, 2011
*Posted on behalf of Nicola Nosengo*
Six Italian seismologists an...
2 hz è tipico dell'accoppiamento delle talpe maori
RispondiEliminaMa nei siti con liquefazione le case sono come quelle viste nella prima fotografia? cioè basse, di mattoncini e con il tetto in legno? si sono danneggiate anche quelle? Quanto sono estese le aree che hanno avuto la liquefazione? potresti fare misure su siti aventi la stessa litologia ma che hanno espresso diverso comportamento?
RispondiEliminaPer fortuna quasi tutte le case sono basse, uno o due piani al massimo. Gli unici edifici alti sono nella zona rossa dove ci sono stati i maggiori danni e dove aspetto il permesso per accedere.
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