venerdì 4 gennaio 2013

Correlazione tra terremoti lontani

D. Negli ultimi mesi spesso vedevo le scosse Pollino-Sicilia quasi come "collegate", una sorta di "ping pong" tra le 2 aree, può essere che zone anche lontane possano trasmettere energia e favorire gli M 4 in alcune aree rispetto ad altre?
A questo proposito faccio un'altra domanda (da emiliana e dopo aver vissuto ciò che è successo il 20 maggio), è possibile che la scossa di M 5.2 del 27/01/12 a Berceto, anche se lontana, abbia attivato la faglia di Mirandola?


R. Il fatto che i terremoti mostrino una tendenza ad apparire correlati nel tempo e nello spazio anche a distanze superiori a quelle a cui sono confinate le scosse di assestamento (circa due volte la lunghezza della faglia) è stato notato più volte, con fenomeni diversi quali la contestuale modifica del tasso di sismicità in aree di grandi dimensioni, la migrazione della sismicità lungo le fasce sismiche, l'interdipendenza globale del verificarsi di grandi terremoti.
Il grosso problema è se questa correlazione sia reale o solamente apparente, dovuta alla nostra capacità di percepire forme organizzate anche dove non ce ne sono. Si tratta di un argomento su cui non c'è consenso nell'ambito scientifico: alcuni colleghi hanno pubblicato lavori in cui sostengono che si tratta di una pura coincidenza statistica, anche per i terremoti più grandi. Altri ritengono invece che si tratti un fenomeno fisico non ancora del tutto compreso, ma che generalmente dovrebbe fare riferimento ad una causa comune che non riusciamo ad osservare facilmente. Ad esempio è stato recentemente pubblicato su Nature un articolo che ricostruisce per il Nord-Ovest del Pacifico fasi intermittenti del carico tettonico sulle faglie (tipo: l'Africa spinge contro l'Europa) che invece ci immaginiamo solitamente come un fatto continuo. 
Per lo specifico della Pianura padana, un collega dell' OGS ha appena sottoposto ad una rivista per la pubblicazione un lavoro che analizzando trecento anni di catalogo sismico rileva come quasi sempre i terremoti in Pianura Padana avvengano in raggrupamenti che occupano pochi anni e che sono separati tra di loro da decine di anni. Se il lavoro sarà riconosciuto valido dai revisori e pubblicato, metterò un link su questo blog.
Il dibattito scientifico in corso non toglie che una visione olistica dell'universo sia sicuramente affascinante; citando "In mezzo scorre il fiume": Alla fine, tutte le cose si fondono in una sola, e un fiume le scorre in mezzo.
 

5 commenti:

  1. Secondo lei riguardo il pollino si puó abbassare un po' la guardia, oppure ancora la faglia si
    Comporta in modo un po' anomala?! Grazie per una sua risposta :)

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  2. Attenzione, Mucciarelli!
    Se risponde si, si può abbassare la guardia, e poi succede qualcosa, le daranno 6 anni di galera. Se invece risponde no, non si può abbassare la guardia, la tratteranno da allarmista irresponsabile, e magari Bertolaso le ordinerà di tranquillizzare la gente del Pollino.
    A chi le tende questo tranello, domanderei: anomalo rispetto a che?

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  3. Ma stiamo scherzando :O quale tranello,sono senza parole, la mia era una semplice domanda, da inesperta, che voleva capirne un pò di più, e dato che è un geologo sicuramente ne capisce molto di più di me, la natura si sà è imprevedibile, e nessuno a colpe secondo me, a parte le strutture che dovrebbero essere adeguate, buona giornata -.-"

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  4. IL RECENTE TERREMOTO NEL MAR EGEO POTRA' AVERE RIPERCUSSIONI SENSIBILI ANCHE NEL SUD ITALIA?

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  5. L'Egeo è l'area di massima sismicità del mediterraneo, oltre la metà dei terremoti accade lì.
    Negli ultimi 10 anni ci son stati in zona ben 98 terremoti di M>5, e ben 8 di M>6 (sino ad arrivare ad un 6.9 nel 2008!)
    Tutto nella norma..

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