mercoledì 19 giugno 2013

Dubbi dall'Emilia, un anno dopo il terremoto


D.  La ringrazio innanzitutto se dedicherà qualche minuto alla lettura della mia mail. Questa mattina scorrendo la mia home Facebook, leggo un articolo che parla di lei e della sua teoria di un prossimo sisma. L'articolo ha destato il mio interesse perché vivo a Carpi, come lei saprà ,protagonista di eventi sismici recenti. Immaginerà, qui siamo ancora tutti molto spaventati.... Leggendo quanto pubblicato, la sua teoria si baserebbe su calcoli percentuali, se ho capito bene, magnitudo superiore a 5....  ogni 15 anni, ne sono già passati 30 quindi. Ma mi sembra un po' poco....qui da noi i sismografi dei giardini di appassionati fisici/astronomi registrarono, ce ne sono diversi, una magnitudo di 7.1 ben superiore al 5.9 che venne poi considerato ,ci si disse ,facendo la media dei diversi rilevamenti...questo dato non modificherebbe i suoi calcoli? Ossia una forte scossa ci sarebbe già stata. Qui inoltre nelle campagne la terra continua a rumoreggiare sembra quasi brontoli, forse a ragione, dopo tutto quello che le abbiamo fatto. Credo che lei meglio di me sappia che nel caso di un forte sisma al sud, interi paesi si sbriciolerebbero. E poi qui ci sono questi esperimenti per il gasdotto ,e leggo in un articolo di una rivista americana che oggi ci sono più terremoti indotti dall'uomo che naturali.. Davvero non esiste un metodo più preciso per calcolare un eventuale sisma? Non so perché ma fatico a crederlo. Lo spostamento di una massa non corrisponde allo spostamento consequenziale di un'altra?Una scossa in un punto, ne provoca un'altra?  E' vero che si sarebbe creata qui una nuova faglia sotto i nostri piedi come in California? E che c'e' un 50% di probabilità che si verifichi un secondo episodio sismico? Su quali basi?Inoltre se l'Italia e' sempre stata sismica perché si e' lasciato che si ignorasse il problema?...La ringrazio se vorrà consigliarmi qualche testo da leggere per approfondire l'argomento perché io non capisco più dov'è il vero e dove invece si parla solo per vedere chi ha più 'mi piace'.

R. Cara signora,
l'esempio che io faccio sempre ai volontari che devono parlare con i cittadini di come ridurre il rischio sismico è sempre lo stesso, una metafora dalla medicina.
Se andiamo dal medico e ci dice che con il colesterolo a oltre 400, fumando 2 pacchetti al giorno, con l'ipertensione e senza attività fisica il nostro cuore potrebbe cedere presto, non ci arrabbiamo perché il medico non ci sa dire a che ora e giorno ci verrà un infarto e quante coronarie si occluderanno, ma se lo vogliamo possiamo mettere in campo azioni per ridurre il nostro rischio cardiovascolare.
Il sismologo e l'ingegnere antisismico le possono dire prima del terremoto che la sua casa sorge in una zona sismica, che presenta una elevata vulnerabilità strutturale e che i terreni amplificheranno il moto sismico o che potrebbero liquefarsi. Non sono informazioni più che sufficienti per mettere in atto azioni per ridurre il rischio anche senza prevedere data e ora? Certo, bisognerebbe informarsi, anziché nascondere la testa sotto la sabbia e sperare che il prossimo evento capiti a qualcun altro. Ma non è lo stesso per chi si sottopone a check-up anziché sperare che il malanno capiti ad un altro?
Quanto alle magnitudo 7.1 registrate da amatori con un sismografo al secondo piano, le prego di credere che le reti professionali sanno fare di meglio. Certo, in una nazione dove anziché farsi fare una TAC c'è gente che va ancora dalla mammana a farsi "segnare" o per togliere il malocchio posso capire che la tentazione del fai da te sia presente, ma non mi sembra molto efficace. Vede, la sismologia è una scienza globale, un terremoto di 7.1 verrebbe registrato in tutto il pianeta, qualsiasi rete scientifica se ne accorgerebbe, e non abbiamo bisogno del sismofilo che ci corregga i numeri. Consideri che per alcuni eventi le magnitudo INGV erano superiori a qualle degli enti stranieri. Niente di strano, si tratta di numeri che sono affetti da un errore nella stima, come qualsiasi operazione di misura: il sito CRS-OGS rende esplicito questo errore. Se ci arriva una multa per eccesso di velocità in autostrada, ci comunicano che non abbiamo superato i 130 km/h ma i 137, per via del 5% di errore di misura dello strumento. Qualcuno pensa che ci sia un complotto tra tutti gli agenti della stradale per dare velocità più basse del vero? Credo di no, e allo stesso modo non c'è nessun complotto mondiale tra sismologi. Come fa notare nel suo blog il sismologo inglese Robert Musson, i sismologi dovrebbero essere veramente stupidi per avere un interesse a diminuire le magnitudo o la pericolosità quando ci sono interi settori scientifici che sono accusati di "gonfiare" il problema per avere più fondi (vedi la ricorrente querelle con i climatologi per l'effetto serra).
Quanto alla sismicità indotta, certo che esiste. Glielo assicura uno che ha scritto quasi la metà dei (pochi) articoli disponibili sull'argomento in Italia. Questo non significa che ora tutti i terremoti sono causati dall'uomo. Il mio blog voleva richiamare l'attenzione su un semplice numero: in Italia siamo a conoscenza di dati storici su 69 terremoti sopra magnitudo 6.3 e circa 200 oltre magnitudo 5.5. Sono capitai in periodi in cui l'uomo non poteva causare niente. Non sono numeri abbastanza preoccupanti? Oppure possiamo sperare che quello che è successo in passato non si ripeta, ma è una speranza piuttosto mal riposta.
Infine un suggerimento. Una possibile classifica della fiducia su Internet la può fare guardando se sul sito, blog o pagina che sia compaiono pubblicità o inserzioni a pagamento. Spesso si cerca l'attenzione per motivi puramente commerciali.
Se non le dispiace renderò pubblica questa lettera sul mio blog perchè penso che rispondendo a lei rispondo anche a molte altre persone.
Cordiali Saluti,
Marco Mucciarelli

30 commenti:

  1. Praticamente,voi ricercatori o scienziati della terra,con queste previsioni catastrofistiche siete alla stessa stregua di chi fa gli oroscopi e la gente che va dai maghi ci crede,non c'è nessuna differenza.lei non è in grado di prevedere nulla la sua affermazione si basa su previsioni che tutti possono fare non c'è nulla di scientifico,chi si intende di matematica questo lo sa.Quindi non allarmi la gente con queste stupide supposizione;se poi vuole sapere come si originano i terremoti potrei anche spiegarglielo.

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    1. anche il fuoco scotta e brucia senza che per millenni uno scienziato abbia spiegato perchè...

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    2. "Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica di aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa e perciò continua a volare."
      (Igor Sikorsky - progettista di elicotteri)

      ... Questa è la scienza?

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    3. no, è incoscienza, ... basti vedere tutti gli esperimenti falliti prima dei fratelli Wright. Poi qualcuno scoprì cos'è la portanza e come si sfrutta al meglio, distinguendo fra l'altro fra esperimenti di volo falliti e riusciti.
      Ma certo molti riescono ancor oggi a farsi un'opinione con incoscenza, pregiudizi (o peggio milianza politica), senza documentarsi o studiare la materia.

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  2. Caro Sig. Martini,
    mi spieghi due cose.
    1) costa c'entra il suo commento con la lettera della signora e la mia risposta
    2) come si originano i terremoti?
    Riguardo al punto 2 sono in ansiosa attesa della sua spiegazione per chiederle come possa portare poi ad una riduzione del rischio sismico.
    Come vede il blog non è moderato, può scrivere quello che vuole.

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    1. In Giappone convivono con il terremoto, quindi non esiste allarmismo li, esiste prevenzione, sia quando costruiscono un edificio, sia per il fatto che gli viene spiegato e addestrati da quando sono in fasce in caso di terremoto. E' sbagliato questo? Certo una statistica come questa per quanto mi riguarda mi fa solo pensare che il problema esiste, che la probabilita' non e' nulla, e gia trasmettere il messaggio, secondo me e' un vantaggio.
      p.s. Ha ragione sono pochi per la fft ;-)

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    2. Sempre per il Sig Martini
      Non si muore per lo spavento, ma per il terremoto.
      Meglio se sono preparato (come in Giappone) quando arriva che se invece 'dormo'

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    3. Caro signore,mi dispiace dirlo nessuno è veramente preparato ad un forte evento sismico.Di paura si muore, specialmente di paura.Le persone che esternano queste "cazzate"dovrebbero essere passibili di denuncia.Esse sono soltanto in cerca di notorietà,nessun esperto competente del settore si sognerebbe mai di dire queste cose.Secondo me ci sono degli estremi per la denuncia di procurato allarme,cosa che valuterò.

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    4. Ma prego, valuti però anche la possibilità che io sia in effetti uno dei maggiori "esperti competenti del settore", e non solo in Italia. Prima di intraprendere azioni legali nei miei confronti, veda se oltre 100 articoli su riviste internazionali con quasi 2000 citazioni (http://scholar.google.it/citations?user=Cp1Ju-QAAAAJ)non costituiscano un certo deterrente a diffamarmi ulteriormente dato che ho pur sempre una onorabilità professionale da difendere. Annuncio sin d'ora che devolverò volentieri eventuali risarcimenti alla campagna www.iononrischio.it, della quale sono tra i gli ideatori. Ora ha due scelte: o sporge veramente denuncia e posta qui gli estremi della stessa, oppure sparisce e usa termini del tipo "cazzate" molto, ma molto lontano da qui.

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  3. C'è sempre meno senso di rispetto per la Scienza (in senso ampio, omnicomprensivo di tutti i capi della conoscenza umana, della Cultura) e di chi vi si dedica con serietà e autorevolezza (autorevolezza che, per altro, non si acquisisce solo grazie a un titolo di studio, basta vedere quanti ignoranti insigniti di laurea ci siano...). E' vero, vabene l'ignoranza, non sempre si può farne una colpa e comunque ognuno è libero di far di sè ciò che vuole. Ma la presunzione è insopportabile. Alla base di certi atteggiamenti, poi, c'è spesso un sentimento di inferiorità nei confronti della "persona di cultura" (scienziato, intellettuale...), di invidia, che si traduce in questa aggressività e anche in tanta ingratitudine.
    Comunque, sono d'accordo con Unknown, meglio non dar corda...

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  4. @ Marco Luccarelli
    Non so se si e' capita la mia critica che e' rivolta al Sig. Martini a volte scrivere al volo da uno smartphone puo' succedere che non si scrive chiaramente. E' un bel blog questo e volevo chiarire la cosa. Io sono per l'informazione quella corretta che arriva da persone di scienza e competenti non divulgatori o comunicatori vari.
    Anzi grazie per il tempo che dedica a questo blog.

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  5. Un errore dopo l'altro, pardon "Mucciarelli"

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  6. Be', ma come mai i geologi vengono sempre lasciati in disparte? :D Parlo da studente di geologia, quindi sono di parte. A parte gli scherzi, non sono molto esperto in sismologia, nella mia università si predilige più un approccio fisico (più che sismologia, si parla di fisica del terremoto, il mio prof. di geologia strutturale è Giulio Di Toro, non so se lo conosce), però ho alcune perplessità riguardo il suo ragionamento, spero che non la prenda come una polemica.
    Ha preso i terremoti maggiori avvenuti su tutta la penisola italiana, e ha generato delle statistiche globali, però, non è un po' rischioso fare questo tipo di ragionamento? L'Italia è caratterizzata da diversi ambienti "tettonici" che vanno dal compressivo al distensivo. Non sarebbe opportuno fare considerazioni più locali, ovvero prendere il dominio comprensivo del fronte delle falde appenniche, poi quello estensivo appenninico all'interno della catena, e quello alpino-dinarico? E poi tirare le somme da considerazioni locali? Perché secondo me, si perde un po' di vista la geologia del paese.
    Sono dell'idea che la previsione del terremoto non serva di più della prevenzione a priori, infatti il problema di questo paese non è tanto la presenza del fenomeno sismico, ma della vulnerabilità sismica.
    Spero di non esserle sembrato indisponente e spero di non aver fatto domande troppo sceme :D

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    1. Non vieto a nessuno di fare considarazioni locali.
      Ma pongo io la domanda "geologica". Quali informaziomi in più ci dù sui tempi di ritorno il sapere che uan faglia è normale o distensiva?
      E per quale motivo dovremmo regionalizzare? A noi (a me) interessa il rischio sismico in Italia, non nella struttura Kabilie-Peloritani o nel fronte Dinarico- Austroalpino. Infine, quante faglie sismogeniche sono note in Italia che non abbiamo una controparte storica? Due? Tre?

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    2. Mmm, era un mio dubbio. Credevo che facendo considerazioni locali si potesse essere più precisi con le probabilità.
      Sinceramente, non saprei risponderle, ho solo qualche idea però preferisco evitare di sfoderare la mia ignoranza a spada tratta, però, mi interessa sapere se ci sono delle differenze sostanziali tra i tempi di ritorno in una faglia normale o inversa. (ovviamente, di un evento sismico con la massima magnitudo possibile)

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    3. Anche se credo che non ci siano differenze, o meglio, se ci sono magari non sono apprezzabili.

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  7. E' giusto parlare di prevenzione ma c'e' un problema non indifferente da considerare.
    La maggioranza delle persone una casa l'hanno già, non devono farsela costruire.
    Molti hanno case vecchissime, di cui è molto difficile capire come siano state realizzate.
    Ma soprattutto, anche se uno scopre di vivere in una casa 'pericolante' ma non ha i soldi per farla diventare sicura (ammesso che sia possibile) che si fa?
    Alla fine è tutta una questione di soldi.
    Per non parlare dei condomini. Io vivo in un condominio in Emilia, a 40 km da Mirandola. Dopo i terremoti dello scorso anno si era parlato di far verificare la solidità della struttura (vecchia di 30 e più anni) in maniera approfondita, ma alla fine non se ne è fatto più nulla.
    Sono interventi costosi, e se non li approvano tutti non si possono fare.
    Chi ha i soldi si farà sistemare casa o se ne comprerà un'altra più sicura, chi non ne ha, non potrà far altro che sperare nella fortuna.

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    1. Chi non ha i soldi ed ha una casa veramente insicura può chiedere di accedere ai fondi ex-OPCM 4007/2013 ai sensi del piano nazionale di riduzione del rischio sismico.

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  8. Lei è a conoscenza di qualcuno che sia riuscito concretamente e veramente ad ottenere questi fondi? E cosa intende per "casa veramente insicura"? Quali sono gli elementi da prendere in considerazione per queste valutazioni?
    Comunque nel testo del provvedimento leggo (peraltro trovo solo la versione 2012):
    "I contributi non vengono erogati per edifici realizzati o adeguati dopo il 1984, a meno che la classificazione sismica non sia stata successivamente variata in senso sfavorevole."
    Cioè si sta dando per scontato che le case più nuove siano sempre a posto...ah se fosse vero probabilmente quei capannoni sotto cui sono morte tante persone sarebbero ancora in piedi...
    Naturalmente, questa è solo una riflessione "a voce alta".

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  9. La cosa che mi lascia tristemente basito è che in questa italietta da quattro soldi la maggioranza delle persone invece di prendersela con i ciarlatani punta il dito contro le persone serie come il Prof. Mucciarelli. Sono di Bologna, da Maggio 2012 ci siamo beccati migliaia di scosse, di cui sette con magnitudo superiore a 5, e capisco bene la necessità di avere certezze di chi subisce un terremoto. Ma l'unica cosa da capire è che di certezze non ce ne sono. Anzi, mi correggo, una c'è... ed è che le chiacchere da bar sport riguardo a magnitudo taroccate, fantomatiche previsioni e compagnia bella nel lungo periodo faranno più danni del terremoto. Infatti, se uno è convinto che la sua casa ha resistito ad un sisma di grado 7.5, per quale motivo dovrebbe metterla in sicurezza?

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    1. Gabrielli dichiara guerra agli "sciamani del web": "Un sisma non si prevede"
      Il capo della Protezione civile a Fivazzano (Massa Carrara): "Perseguiremo chiunque diffonda notizie prive di fondamento scientifico" si legga questo:
      http://www.ilgiornale.it/news/cronache/gabrielli-dichiara-guerra-agli-sciamani-web-sisma-non-si-929526.html

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    2. Gabrielli parla del sisma in Toscana e di indicazioni precise. Mucciarelli in sostanza (è questione di capacità di comprensione dei testi...) ha solo detto che i tempi di ritorno in Italia (tutta) fanno preoccupare, che visto come sono andate fino ad ora le cose (terremoti molto forti in media ogni tot), è meglio essere previdenti e non aspettare oltre per mettere in atto le azioni possibili per ridurre il rischio. Ha spiegato anche (nei commenti) che i tempi di ritorno sono quelli in base ai quali sono state stese le stesse mappe di pericolosità. Quindi, o tutto quello che è stato fatto fino ad oggi non sta bene in toto, oppure non vedo cosa ci sia di così inaudito (letteralmente: mai udito fino ad ora, ovvero mai detto, sconosciuto) e passibile di denuncia.
      Non sono un avvocato difensore, l'autore del blog sa difendersi da sè; semplicemente, come alcuni si indignano per uno scienziato che scrive cose alla fine ovvie, ci sono quelli come me che sono stufi del circo di chiacchiere e polemiche inutili a cui questo Paese è così propenso.

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    3. Caro Signor Martini, non si preoccupi, non ce l'hanno con me bensì con il sedicente "Centro Sismologico Indipendente del Settentrione". La stessa Protezione Civile oggi mi ha chiesto aiuto per recuperare la analoga pervisione che i gaglioffi anonimi avevani fatto in Emilia a luglio dell'anno scorso, e nonstante avessero cancellato i proclami passati sono riuscito a recuperarne un clone: http://www.youtube.com/watch?v=QOYyDJrVf-g&feature=share&list=PL715BFB3F00D76F06
      Se cerca su internet motivi di conforto a inconfessabili frustrazioni trolleggiando qua e là, temo che qui sia cascato malissimo. La saluto con la immortale citazione di Elliot Gould in M.A.S.H. "Un Martini senza olive non è un Martini"

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    4. E' meglio che si ripassa l'art 658

      Codice penale italiano Art. 658 - Procurato allarme presso l'Autorità -
      Chiunque, annunziando disastri, infortuni o pericoli inesistenti, suscita allarme presso l'autorità, o presso enti o persone che esercitano un pubblico servizio, è punito con l'arresto fino a sei mesi o con l'ammenda da euro 10 a euro 516.

      Poi se "Un Martini senza olive non è un Martini", Lei è un Idiota in tutti i casi!

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    5. Caro Sig. Martini,
      esiste un reato di attentato alla lingua italiana?
      Il congiuntivo esortativo di ripassare è RIPASSI, non ripassa.
      Intnato che lei ripassa le regole della nostra lingua, la invito a considerare altri articoli del cosice penale. A me costerebbe pochissimo cancellare i post di uno che sostiene che io sia un idiota che dice cazzate, ma se non lo faccio è per meglio motivare l'applicazione dell'articolo 594 c.p. nei suoi confronti. Lei si ripassi quell'articolo, intanto.

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  10. Bene, allora codice non cosice (forse per una forma di lapsus non ha scritto cosce,oppure le fa paura la parola codice penale tanto da evitarla).Non sto offendendo ne lei ne la sua immagine,anche un bambino capisce che sta provocando per dare luce al suo libro,comunque resto della mia idea,chi esterna,come ha fatto lei,sta facendo del terrorismo. Penso seriamente di informare gli organi competenti. Chiudo con Oscar Wilde,che mi sembra molto appropriato.

    "A volte è meglio tacere e sembrare stupidi che aprir bocca e togliere ogni dubbio."

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    1. Sto provocando chi? Per avere "visibilità"? Questo blog aveva 200.000 contatti prima di questo post, so what?
      E perchè mi cita Oscar Wilde se lei è il primo a non averne seguito il saggio consiglio?

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  11. Riguardo al terremoto in Emilia, mi chiedevo se fosse necessaria l'istituzione della Commissione internazionale, chiamata a rispondere a queste domande:

    1) È possibile che la crisi sismica emiliana sia stata innescata dalle ricerche sul sito di Rivara effettuate in tempi recenti, in particolare nel caso siano state effettuate delle indagini conoscitive invasive, quali perforazioni profonde e immissioni di fluidi?

    2) È possibile che la crisi sismica emiliana sia stata innescata da attività di sfruttamento o di utilizzo di reservoir, in tempi recenti e nelle immediate vicinanze della sequenza sismica del 2012?

    In particolare, non capisco a quali "ricerche sul sito di Rivara effettuate in tempi recenti" ci si riferisca, visto che la società ha sempre negato di aver effettuato alcuna attività sul territorio, dal momento che nemmeno gli studi preliminari erano stati autorizzati. Gli abitanti della zona giurano, invece, di aver visto trivelle in azione e sentito boati di esplosioni. Dunque si tratterebbe di verificare, innanzitutto, se ci siano state queste trivellazioni abusive o se si tratta solo di "voci": era necessaria in ogni caso, a questo scopo, una commissione siffatta o si poteva procedere diversamente, senza mettere in ballo, già in partenza, anche il nesso col sisma?
    Per stabilire un nesso tra "a" e "b", infatti, bisogna innanzitutto che "a" esista...
    Intanto costi ricadranno sul fondo per la ricostruzione.

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