domenica 21 luglio 2013

Il terremoto del Conero

Stanotte un terremoto di magnitudo 4.9 Richter ha iniziato una sequenza nel Mare Adriatico al largo della riviera del Monte Conero.
La zona è notoriamente sismica e soggetta ad elevate deformazioni compressive. Nel 1972 un forte terremoto causò danni ad Ancona e nelle zone limitrofe. Il confronto tra la sequenza odierna e la faglia indicata come responsabile del terremoto del 1690 e forse del 1972 dal data base delle sorgenti sismogeniche INGV mostra un andamento degli epicentri apparentemente ortogonale a quella faglia.

Il meccanismo focale è ancora dibattuto. L'INGV fornisce un momento tensore trascorrente, in potenziale accordo con l'andamento della sismicità (a destra qui sotto) mentre il GFZ riconosce un meccanismo compressivo su una faglia parallela a quella del 1971 (a sinistra). Anche il meccanismo calcolato da OGS si accorda con quello GFZ.


Peculiare anche l'andamento dei risentimenti che mostra qui sotto una scarsa penetrazione verso l'entroterra ed un risentimento molto allungato lungo la costa. Bisognerebbe capire anche quanto hanno giocato due condizioni particolari: 1) la densità della popolazione, dato che è probabile un forte addensamento lungo il litorale trattandosi di un fine settimana di luglio 2) l'amplificazione sismica nei tereni più soffici della costa
Le accelerazioni rese disponibili dalla rete accelerometrica INGV mostrano valori di picco tipici di un evento molto ben risentito dalla popolazione ma al di sotto della capacità di causare danni, con valori non superiori a 5/100 dell'accelerazione di gravità.


Infine, un argomento che al giorno d'oggi va molto di moda: il terremoto ha cause antropiche?
La figura sottostante riporta la sequenza sovraimposta ai pozzi di estrazione di idrocarburi (non ci sono stoccaggi attivi nelle Marche). I pozzi rossi sono quelli produttivi, mentre quelli verdi sono quelli sterili dalla scoperta o abbandonati perchè non produttivi. La sequanza odierna è lontana dai pozzi produttivi ed interessa una zona priva di attività estrattive.




3 commenti:

  1. I due eventi principali di magnitudo 4.9 e 4 non credo possano far parte di una stessa faglia inversa o thrust in quanto l'ipocentro del secondo evento è più profondo...anche se di poco...a meno che non si tratti di un back thrust a basso angolo..:).
    Se fosse disponibile l'elaborazione del meccanismo focale del secondo evento, magari, anche in base all'allineamento degli altri epicentri, diventerebbe più chiara la struttura sismogenetica di tipo trascorrente...cosa ne pensa professore?

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    1. L'ambiguità permane: il grafico momento tensore vs profondità è identico, si trova sulla pagina FB di CRS-OGS

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  2. L'allineamento dei terremoti e' perpendicolare alla costa, e puo' indurre a pensare che il terremoto sia di tipo trascorrente. Per entrambi i terremoti Mw=5.1 e Mw=4.0 ingv determina un meccanismo con componente trascorrente. Le stazioni utilizzate da INGV coprono un azimuth di circa 150 gradi e stanno entro i 200 km. GFZ e OGS usano invece stazioni piu' lontane e copertura azimutale forse ancora piu' scarsa. Considerato che l'evento e' abbastanza moderato io propendo per la soluzione INGV.

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