Nella giornata di ieri l'INGV ha localizzato un terremoto di magnitudo 2.5 nei pressi di Piancastagnaio (SI).
La zona è interessata da sfruttamento geotermico, e alcuni amici della zona del Monte Amiata mi hanno chiesto se ci poteva essere relazione tra questo terremoto e l'attività del pozzo di reiniezione fluidi Piancastagnaio 027R. Il sospetto nasce dal fatto che UNMIG censisce il pozzo come profondo 1.200 metri, mentre il terremoto viene riportato da INGV a 1.3 km di profondità.
In realtà l'INGV dichiara che la profondità di 1.3 km è fissata, ovvero per facilitare la localizzazione dell'evento viene imposta una profondità non modificabile ed i codici di calcolo si concentrano solo sull'epicentro.
Uno sguardo alla mappa qui sotto, che riporta la localizzazione del terremoto e l'ubicazione del pozzo, mostra che i due sono distanti (oltre 4 km, al di fuori del raggio di errore sull'epicentro che secondo INGV è 0,5 km). I terremoti sullo sfondo sono la sismicità disponibile in ISIDE
Con questi dati a disposizione non è possibile attribuire l'evento all'attività del pozzo 027R. Tra l'altro sarebbe necessario disporre dei dati sui volumi e pressioni delle reiniezioni effettuate recentemente dal pozzo e questo rappresenta un problema costante per chi volesse studiare la sismicità indotta, poiché i dati sulle operazioni degli impianti in Italia non sono rese pubblicamente disponibili.
Bisogna infine ricordare che la zona è stata interessata nel 2000 da un terremoto che ha prodotto notevoli danni nonostante la modesta magnitudo (maggiori dettagli disponibili a questo link)
Seismologists on trial in Italy
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From Nature News blog:
Italian seismologists to be tried for manslaughter - May 25, 2011
*Posted on behalf of Nicola Nosengo*
Six Italian seismologists an...
Buongiorno Prof, come sempre, prezioso. Sarebbe bello poter leggere qualcosina sullo sciame interminabile a Perugia e sulla 8.2 in Cile. Grazie ancora!
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