mercoledì 5 settembre 2012

Cosa succede sul Pollino?

La sequenza sismica del Pollino continua, con oltre 2000 scosse sopra magnitudo 1 e ormai centinaia avvertite dalla popolazione.
Coeme si vede nel grafico qui sotto, la sequenza di Novembre-Dicembre era stata caratterizzata da un numero di scosse per giorno che si era mantenuta più o meno costante.
La scossa più forte a Maggio era stata seguita da una diminuzione del numero di scosse per unità di tempo come accade per i mainshock (scosse principali) seguite dagli aftershocks (scosse di assestamenti) e come sta accadendo in Emilia.
La ripresa di attività di Agosto sembrava assomigliare come evoluzione a quella di Maggio, con un tasso di eventi in calo, ma in questi ultimi giorni il numero di scosse per giorno è tornato a salire assomigliando maggiormente alle fase di attività dello scorso Novembre.



9 commenti:

  1. In effetti uno potrebbe pensare che si sta caricando di energia fino al raggiungimento del limite inelastico (quindi una sequenza di piccoli terremoti potrebbe essere considerata con un paragone come l'incrudimento che subisce l'acciaio prima della rottura svariate centinaia di MPa dopo), qualcun altro potrebbe pensare che invece sono i preavvisi di un evento catastrofico come all'Acquila, ed iniziare a dire che vi sono evidenti segnali di precursori simici... tanto poi se non succede niente, l'intervista viene scartata, se invece succede qualcosa, magia ha indovinato con l'uso della sua fantateoria.

    Per il resto come ingegnere civile strutturista non noto un gran aumento di ristrutturazioni di case per rendere il patrimonio edilizio (anni 1940-DM96-2008) antisismico a norma NTC08.
    Anzi, arranco a trovare un post di lavoro...e fra un po' quasi quasi emigro dall'italia.

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  2. Non è detto che si ripeta quello che è accaduto a L'AQUILA, ne possiamo dire con certezza che tutti i futuri terremoti distruttivi di L'Aquila saranno cartterizzati da un'intensa sequenza sismica prima dell'evento.

    Non so se ha senso pensare che stia caricano energia, visto che questi eventi comunque sono come valvole di sfogo per liberare un po dell'energia che altrimenti si libererebbe tutta in un solo evento.

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    1. beh si, i piccoli sismi di per se sono scorrimenti che riducono l'energia accumulata dal "sistema territoriale" (tempo fa si discuteva delle aree ad alta sismicità con strati di serpetinite ricchi di talco che permetteva lo scorrimento di una faglia senza necessariamente generare sismi), quindi non si può sapere con certezza se questi scarichino progressivamente tutta l'energia accumulata o solo una piccola parte, comportando una storia di carico tale da concentrare ulteriore energia in altre aree o peggio maggiori quantità di energia.
      Credo che su questo potrebbe essere più chiaro il Dt. Mucciarelli.

      Analogamente, non è detto che all'Aquila si possano verificare i medesimi fenomeni eccezionale con la medesima "consecutio tempore" di precedenti eventi sismici.
      Questa idea portata avanti dai giornalisti che intervistarono anziani acquilani che descrissero l'attitudine dei loro genitori fronte ai terremoti, attualmente non credo abbia un riscontro pratico nello studio delle faglie intorno alla città.
      Per fare un altro paragone, il terreno non è come i materiali a memoria di forma che sottoposti a sollecitazione si comportano sempre allo stesso modo, bensì prevede eventi in funzione della storia di carico che può evolversi liberamente ed in modi sempre diversi in funzione anche della varietà geologica presente al mutare delle sue condizioni fisiche nell'arco degli eventi.
      Quindi non necessariamente ciò che è stato si ripeterà in eguale modo, e proprio questa aleatorietà costituisce la sfida per geologi e sismologi nella prevenzione dai danni da terremoto.

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    2. E' un po ambigua la frase sul talco, potresti spiegarti meglio?
      Non ho capito se stai parlando di una condizione esistente su alcune faglie o di una "tecnica per evitare i terremoti"...

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    3. Condizione esistente in alcune aree della faglia di Sant'Andreans. Difficile immaginare di ricrearla artificialmente (nel documentario mostravano che era già tanto arrivare ad estrarre un campione da un solo punto di faglia che aveva scatenato un mini-sisma a 2,5 km di profondità).
      Ne parlò il National Geographic, e se ne discusse fra i commenti di qualche post fa.

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  3. talco o non talco resta il fatto che qui la gente continua a vivere con la paura, poco fa alle 14:41 c'e stata una nuova scossa (3.4) e si è sentita abbastanza forte. Le istituzioni stanno facendo ben poco per tranquillizzare le popolazioni, i soli Comuni non bastano.

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  4. "Le istituzioni stanno facendo ben poco per tranquillizzare le popolazioni, i soli Comuni non bastano."

    Non stanno facendo assolutamente NULLA.
    L'unica cosa che potrebbero far è la prevenzione, che non costerebbe nulla.
    Istruire i cittadini su come comportarsi prima, durante e dopo un evento sismico sarebbe già molto, spiegare ai cittadini cosa è un terremoto, con parole chiare, vista la tanta ignoranza e le scemenze che vengono continuamente messe in giro, sarebbe un piccolo segno di attenzione delle istituzioni.
    E invece siamo qui da 2 anni, abbandonati a noi stessi.

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  5. almeno organizzare dei convegni per spiegare bene la situazione, invece neanche questo!!

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    1. In realtà convegni in loco ne sono stati fatti (http://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5427310679642481874#editor/target=post;postID=3502829274226414298;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=29;src=postname).
      Già nel Dicembre 2011 la Regione Basilicata ed il DPC hanno organizzato un corso di formazione per volontari che avrebbero dovuto distribuire 10.0000 volantini con istruzioni alla popolazione. So che a Lagonegro e Latronico è stato fatto, non so negli altri paesi.

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