lunedì 29 aprile 2013

I piccoli terremoti scaricano energia?

Una domanda che viene sempre posta quando c'è in atto uno sciame sismico: è un bene che ci siano tanti piccoli terremoti che scaricano energia?
Di solito la risposta a questa domanda coinvolge passaggi da magnitudo ad energia, scale logaritmiche e quant'altro la sismologia possa mettere in campo per essere poco comprensibile ai più.
Ho provato una rappresentazione alternativa che dovrebbe essere (spero) meglio compresa. Sommando l'energia di tutti i terremoti di una sequenza e riconvertendola in magnitudo si ottiene un grafico che dice a quale magnitudo equivale tutta la sequenza sismica, e quindi ci si può fare un'idea di quanto contino tutti assieme i numerosi, piccoli terremoti rispetto alla magnitudo che ci si aspetta in un area. L'esempio è fatto per tre sequenze sismiche che hanno interessato recentemente l'Italia.
Partiamo dalla più recente, quella di Città di Castello.

Nell'ultimo mese la sequenza ha rilasciato tanta energia quanto un singolo terremoto da magnitudo 3.9. Siamo ben lontani dai terremoti avuti in passato nell'Appennino Umbro-Marchigiano, con magnitudo oltre 6.
Vediamo ora il caso di Sora.
Qui la somma di tutti i terremoti registrati negli ultimi 4 anni equivale ad un unico terremoto di magnitudo 4.9
Infine, il Pollino.

Questo è un caso interessante. La somma di tutti i terremoti degli ultimi tre anni restituisce una magnitudo equivalente di 5.1; ricordiamo che la scossa più forte delle sequenza in questo caso è stata più grande dei due esempi precedenti, raggiungendo magnitudo 5.0. Per quanto possa sembrare sorpendente, tutti i terremoti prima e dopo questo evento sommati insieme contribuiscono ad alzare la magnitudo equivalente di pochissimo.
Questo fa capire come contino assai poco tante scosse piccole di fronte ad una grande.



12 commenti:

  1. quindi non è vero sostenere che in generale l'energia potenziale accumulata in deformazione delle rocce si 'dissipa' poco alla volta con piccoli eventi?... o questo discorso varia da caso a caso?

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  2. No, purtroppo non funziona. Ci vorrebbo milioni di piccoli eventi per dissipare l'energia di un singolo terremoto distruttivo.

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  3. Credere che lo sciame sismico dissipi l'energia del futuro terremoto sarebbe come dire: che bello, sento gli scricchiolii in tutto il palazzo! senza rendersi conto che una cosa sono gli scricchiolii, e un'altra è il crollo del palazzo (che non è detto che si sappia esattamente quando avvenga nel futuro). L'Italia è praticamente tutta a rischio sismico, e la migliore preparazione è costruire bene e solidamente. Da notare infine che i pozzi di estrazione o di stoccaggio degli idrocarburi non provocano terremoti, ne li accelerano significativamente.

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    1. Da dove ha preso la sicurezza dell'ultima affermazione? Mi sembra piuttosto in contrasto con il più autorevole documento in materia, la relazione del gruppo di lavoro della National Science Commission (USA) "Induced Seismicity Potential in Energy Technologies" che al riguardo dice tra l'altro:
      "In the past several years induced seismic events related to energy development projects have drawn heightened public attention... seismic events caused by or likely related to energy development have been measured and felt in Alabama, Arkansas, California, Colorado, Illinois, Louisiana, Mississippi, Nebraska, Nevada, New Mexico, Ohio, Oklahoma, and Texas."
      Il rapporto si scarica qui: http://www.nap.edu/catalog.php?record_id=13355

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  4. Gentile Professore,
    sarebbe possibile una sua analisi analoga a queste sulla situazione in Emilia-Romagna? Grazie.

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  5. Chiedo scusa per l'ignoranza ma vorrei un chiarimento sul grafico del Pollino: se la scossa più forte è stata di magnitudo 5, com'è possibile che tutte le scosse degli anni precedenti incidano solo di 0,1? E la sequenza con la singola scossa più forte non genera neanche uno scalino degno di nota nell'andamento del grafico? La ringrazio, ma è proprio una curiosità.

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    1. Se non risponde Marco, rispondo io. Alla differenza di Magnitudo di 0,1 corrisponde un'energia in termini assoluti che dipende enormemente da dove si trova questo gradino nella scala della Magnitudo. Una cosa è la differenza di Magnitudo di 0,1 tra M=8,9 e M=9.0 (un'energia tremenda), e ben altra cosa è la differenza di Magnitudo di O,1 tra M=1,0 e M=1,1 (un'energia che corrisponde a malapena al passaggio di una macchina, ben al di sotto del rumore di fondo ad esempio della Pianura Padana che è M=1.0). Evidentemente, la differenza di Magnitudo tra 5,0 e 5,1 corrisponde all'energia rilasciata cumulativamente dalla Sequenza del Pollino in tutte le scosse precedenti.
      All'ignoranza e alla curiosità c'è sempre rimedio, ma alla presunzione, alla superbia, al pregiudizio, al servilismo, alla viltà e alla stupidità, no.

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    2. spero di non averle dato una così cattiva impressione! La mia era solo voglia di capire. Ma forse parlava di altri anonimi? Meglio quindi che mi firmi. Grazie per la risposta, Matteo

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    3. Da bravi, non litigate sul mio blog. :-)
      I commenti non sono moderati ed in due anni non ne ho ami rimosso uno.

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    4. Caro Matteo (Anonimo del 8 e 10 maggio), la sua è sana curiosità, che merita non solo grande rispetto ma anche risposte accurate. Gli "epiteti" sono rivolti a chi, a differenza di lei, non pone domande, ma si pasce di sicurezze assorbite passivamente dall'esterno e con queste sicurezze praticamente sempre incomplete e spesso anti-scientifiche sputa sentenze, magari "pro domo sua". E ce ne sono purtroppo molti.
      Grazie al Prof. Mucciarelli dell'ospitalità senza censura.
      L'Anonimo del 9 maggio.

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  6. Sarebbe molto interessante un grafico simile riguardo ai terremoti dell'Emilia. Grazie e cordiali saluti.

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    1. http://tersiscio.blogspot.it/2012/06/un-mese-di-terremoti-in-emilia.html

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