venerdì 2 novembre 2012

L'accelerazione del Pollino

In questi giorni si sente parlare spesso di accelerazione della sequenza sismica del Pollino.
Che cosa significa e quali indicazioni si possono trarre? Esaminiamo il tasso di attività della sequenza da ottobre 2010 ad oggi espresso come numero di terremoti con magnitudo uguale o maggiore di 1 prodotti in 24 ore.


Le frecce rosse indicano i periodi di maggiore attività, e si può notare che il tempo tra due sequenze tende sempre a diminure. C'è qualche regolarità in questo comportamento? Sembrerebbe di sì, come si vede dal grafico seguente:
 I tempi si dimezzano ad ogni volta, riducendo il tempo tra uno sciame e l'altro. La sequenza, in giorni è data da:

178
83
44
24

A questo punto si potrebbe pensare che la prossima sequenza avvenga più o meno a 12 giorni dal 26 Ottobre. Come ha insegnato la presunta regolarità di Parkfield, i terremoti sembrano però voler seguire una statistica per poi abbandonarla inspiegabilmente, in barba a tutti i tentativi di prevederne una qualche regolarità.


13 commenti:

  1. quindi poi ne avremo una dopo 6 giorni dalla data x, una dopo 3 giorni dalla data y, una dopo 1 giorno dalla data z, e poi?

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    1. Oppure non ne avremo affatto e ci renderemo conto di quanto sia veramente impossibile prevedere i terremoti.....

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  2. Professore, tutto questo potrebbe far pensare secondo lei alla presenza di una asperità piuttosto marcata? Mi sembra di capire che sarebbe un grave errore considerare la scossa di M5 l'ultima e la più forte. Ho detto bene?

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    1. Lo sapremo solo quando:
      1) saranno passati diversi mesi senza che sia venuta una scossa più forte
      2) verrà una scossa più forte.
      Tautologico, ma è purtroppo è così. Un foreshock è riconosciuto come tale DOPO il suo mainshock.

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    2. Ma non può essere che se l'asperità c'e davvero si rompe non fra alcuni mesi ma perchè no, anche fra 50 anni o 100?E quindi non lo sapremo mai! Oppure solitamente una asperità non è in grado di resistere oltre un certo periodo di tempo(mesi)? Questa cosa non mi è chiara.

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  3. Oppure, il grafico postato predice che dopo 12 giorni dal 26 ottobre (cioè il 7 o 8 novembre 2012) ci sarà la scossa che l'INGV si attende per la struttura sismogenica identificata, di magnitudine compresa tra 6 e 7 (vedere http://www.youtube.com/watch?v=ufMxIJJa-1I& , minuto 4.00 - 4.10). Occhio ai giudici dell'Aquila, sempre in agguato!

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  4. Professore, come sta procedendo la sequenza in questo ultimo periodo, si possono già fare dei rilievi? I "fatidici" 12 giorni sono passati, si è osservato/si sta osservando un nuovo picco di attività?

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  5. Professore, mi associo alla domanda che precede la mia e aggiungo:la faglia di Castrovillari-Frascineto che ogni tanto da segnale di sè,che ruolo ha o potrebbe avere in questa sequenza? Grazie

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    1. La sequenza ha dimostrato che il modello di dimezzamento dei tempi fra due massimi di attività non funziona più. Potrebbe essere un bene se il M=5 fosse stato l'evento apicale della sequenza. Attulamente la sequenza ha la coda di aftershocks attesa per l'ultimo forte terremoto. Bisognerà quindi attendere un tempo ancora abbastanza lungo (mesi) prima di poter dichiarare esurita la sequenza.

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  6. Perfetto, la ringrazio. Speriamo bene per gli abitanti del Pollino.
    Daniela (l'anonimo del 13 nov.)

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  7. Prof. Mucciarelli, aspettiamo con ansia un Suo intervento sulla situazione del Pollino, che diventa sempre più anomala e unica a quanto pare. Posso chiederLe che cosa pensa dei terremoti provocati dalla "mano dell'uomo"? E' possibile che infiltrazioni d'acqua possano provocare scivolamenti delle faglie, ci sono esperienze scientificamente provate in questo senso? Grazie!

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  8. Da tempo desideravo scrivere. Dai tempi del 7-8 novembre 2012, data fatitica in cui Lei e le Sue statistiche preannunciavano un forte terremoto.
    E si al diavolo la forma, in cui Lei giustamente metteva le mani avanti con tempi verbali ipotetici, ma la sostanza era di una previsione a tutti gli effetti.

    A prescindere dal fatto che non metto in discussione la Sua preparazione (anzi la seguo interessato), però Le ricordo che questo post fu ripreso a più tratti da gente comune, instaurando un vero senso di psicosi e paura nei paesi del Pollino.

    Per cui oggi, in cui la situazione sembra si stia normalizzando, sono a chiederLe in generale un maggiore rispetto delle persone che possono trovarsi in palese disagio a seguito di uno sciame sismico. Ad esempio, una maggiore attenzione nella forma di presentazione di talune teorie, per evitare sia i problemi che sopra descivevo, e sia apparenti tentativi di ricerca di visibilità.

    Cordialmente.

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    1. Caro biagiod,
      nei giorni tra il 7 ed il 9 Novembre sono stato con i colleghi dell'OGS a Rotonda, Campotenese e Castelluccio Inferiore ad installare strumenti di misura in edifici pubblici, e non mi sembra di avere notato questo "vero senso di psicosi e paura nei paesi del Pollino". Eravamo nella scuola di Rotonda quando c'è stata una scossa di magnitudo oltre 3, e sia i bambini che le maestre si sono comportati bene, senza scene di panico.
      Mi sono riletto qui sopra sia il post originale che le risposte sucessive, e sono convinto di aver fatto bene a mettere in mostra come anche la più vistosa delle regolarità non portà a nessuna previsione (le stesse cose le ho ripetute in audizione alla Commisione Grandi Rischi, ben conscio delle responsabilità che questo comporta).
      Quanto alla visibilità le prego di credere che non ne ho bisogno. Sono già sufficientemente famoso (o malfamato) presso i colleghi sia in Italia che all'estero ed anche presso gli organismi pubblici o privati, nazionali ed internazionali che finanziano le mie ricerche e chiedono il mio parere.
      Non soffro di vanità da Internet: quando si sono curati libri e scritti articoli citati da centinaia di colleghi, l'ego è più che soddisfatto.

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